venerdì 22 gennaio 2016

Le mie radici; Anno nuovo e nuovo percorso




Salve a tutti/e :)
Oggi è stato un giorno molto importante per me. Ho finalmente iniziato un nuovo percorso. Come si dice... anno nuovo vita nuova, no?
Ma per capire per bene la storia bisogna prima parlare di cosa è successo. Gli ultimi anni sono stati letteralmente un disastro; non vedevo futuro davanti a me, solo un vicolo cieco. 
Cercherò di farla breve.
Ho avuto un'infanzia, come dire... sia felice sia... triste.
Mia madre si è sempre fatta in quattro per me, non mi ha mai fatto mancare nulla. Forse era mio padre che avrebbe potuto fare di meglio. Tenendo le mani a posto. 
Ma invece no, lui le alzava e anche troppo, sul viso indifeso di mia madre... il più delle volte davanti a me.
Io mi illudevo che ci fosse qualcosa di buono in lui, poiché quando si sono separati lui veniva a prendermi, mi portava in giro e mi comprava tanti giocattoli. E mi diceva che mi voleva bene ed io a lui. Fino a che ha iniziato a non venire più, ed io lo aspettavo fino a sera tardi sotto casa, sobbalzando non appena vedevo passare una macchina. Mia mamma che aspettava con me speranzosa, nonostante quello che aveva passato, mi diceva "forse ha un guasto alla macchina" oppure "forse ha incontrato la polizia per strada" per tenermi tranquilla, mi diceva che papà aveva telefonato, o aveva bucato una ruota e che non poteva più venire a prendermi. Io lo sapevo benissimo perché non veniva a prendermi.

A scuola le cose non andavano tanto meglio; non sono mai stata una bambina attenta e amante dello studio, questo lo sanno tutti. Ma le maestre mi detestavano. Mi mandavano alla lavagna e mi gridavano contro. E cosa darei per togliermi dalla testa le risate demoniache dei miei compagni di classe quando non riuscivo a risolvere i problemi di matematica... 
"Sei sempre la solita deficiente"
"Asina, non capisci mai niente sei un'asina"
"A che pensi continuamente, alle pecore in Puglia?"
Mi sarebbe piaciuto pensare alle pecore, veramente. Purtroppo invece avevo tanti altri problemi nella testa... (dei quali le maestre erano al corrente.) 
Ma quelle risate continuano a torturarmi ancora, dopo vent'anni, ancora le sento come un'eco nella mia testa. E le grida. Ed i bulli. Non c'era giorno che non tornassi a casa con le ginocchia ricoperte di lividi.
Quando non capivo la matematica la mia maestra delle elementari, che millantava studi in psicologia infantile e pedagogia, non si era mai accorta che effettivamente ero discalculica.
Mia madre mi portò da uno specialista che mi fece fare dei test e si accorse di questo problema che NON È UNA PATOLOGIA né una malattia, attenzione, ma un disturbo curabile come la dislessia. 

Riuscite a pensare all'umiliazione di essere inseriti nelle classi di recupero assieme ai bambini autistici e handicappati? Io sì. Alle scuole medie ed al liceo mi facevano fare i disegnini "riempi la figura 4 col colore blu e riempi la figura 2 col colore rosso" "unisci i puntini per creare la figura del gatto" ma stiamo scherzando?? Chi è che dice che i professori hanno sempre ragione evidentemente non sa come realmente vanno le cose dentro le classi. Tanto ché quando mia madre andava ai colloqui era come se non fosse MAI successo niente.
(edit: oggi, 10/02/15 a TG2 Salute hanno trasmesso un servizio dove hanno parlato di dislessia e discalculia, disturbo che nel 2010 è stato riconosciuto ufficialmente come uno stato particolarmente svantaggioso dell'organizzazione neurologica della persona, e che non è stupidità come tanti professori -ancora- sostengono che sia. Ai ragazzi affetti da discalculia come me, quando riconosciuta dagli insegnanti -cosa molto improbabile- vengono dati dei tablet con gli stessi esercizi del resto della classe ma con uno schema diverso. Quindi TABLET non insegnante di sostegno.)

In quegli anni avevo deciso di troncare i rapporti con mio padre, dopo gli ennesimi appuntamenti a vuoto. Ero stanca dei suoi giochetti. Ma in cuor mio speravo che una volta cresciuta ci saremo rivisti e ci saremo chiariti, e magari avrei colto l'occasione per fargli visita ogni tanto.
Il problema era che mio padre non aveva fatto altro che mentire, mentire e mentire per tutta la vita. Un giorno mi telefonarono e mi dissero che mio padre era malato di tumore, io non volli crederci...  gli piaceva fingere, pensai che fosse una delle sue trovate. Ho continuato ad ignorarlo, finché un giorno, mentre leggevo in camera, mia madre bussò, si sedette sul bordo del letto e mi comunicò la notizia. 
Li per lì non seppi come reagire. Chiusi il libro e fissai il vuoto, per minuti, forse per un'ora. E poi dopo, eccolo... il dolore.
Per anni mi sono sentita in colpa. Volevo chiarire con mio padre, volevo spiattellargli in faccia quello che era stato e magari dopo chiarire tutto, ma a quanto pare questa possibilità non c'è più.

Dopo la morte di mio padre le cose sono peggiorate. Sono iniziati i primi problemi di alimentazione, ed i bulli aumentarono a dismisura. Ciò portò mia mamma a una decisione drastica, trasferirci a Roma.
Mia mamma si risposa con il suo attuale compagno (il mio nuovo papà, che adoro) e le cose iniziano a migliorare. Cambio scuola, cambio amici. Mi sembra il paradiso dopo tutto quello che ho passato... riesco addirittura a perdere dieci chili!
sfortunatamente per vari motivi, e per tutto lo stress accumulato durante tutti questi anni da dieci chili persi ne metto su quaranta. Risultato? 113 chili. 

113 chili. Per 173 cm di altezza.
Quando lessi il peso sulla bilancia volevo morire.
Non mi entrava più nulla, compravo la biancheria intima solo per le donne grasse e la taglia era la XL. Ciliegina sulla torta sono stata vittima di cyberbullismo, derisa per il mio peso.

Dopo qualche anno il ciclo mestruale si è bloccato. Prima per tre anni, poi è tornato, ed ora è di nuovo fermo da un anno. Il blocco del ciclo è stata sia una tragedia che una liberazione per me; tragedia perché ho solo 25 anni ed è terribile entrare in menopausa da stress alla mia età, non c'è quel rilascio di nervi che c'è quando viene il ciclo e si perde peso con molta difficoltà. Liberazione perché ogni volta era un dolore talmente forte che mi sembrava di ricevere coltellate, ed alcuni mal di pancia erano talmente forti da ricordarmi le sofferenze del passato, perciò non facevo altro che ripetere dentro di me "non vedo l'ora di entrare in menopausa!" cosa che è effettivamente avvenuta. A 23 anni.
Quando si dice "bisogna fare attenzione a ciò che si dice/si pensa perché lo si può ottenere" è SEMPRE tutto vero. 

Dopodiché ho cominciato a svenire, con la frequenza di una volta al mese. Svenimenti senza un motivo, come se avessi un interruttore che all'improvviso spegnesse il mio corpo durante momenti di forte stress. è successo svariate volte, e al risveglio non sono mai stata in grado di ricordare cosa fosse successo e riconoscere chi avevo davanti.
Qualcosa doveva cambiare.

Da qualche tempo sto affrontando un percorso di rinascita fisica e spirituale, ho perso 30 chili, ho cambiato regime alimentare ed ho smesso completamente di fumare. 
Sopratutto dopo tanti e tanti esami ho scoperto che, ciò che si pensava all'inizio fossero crisi epilettiche, in realtà sono crisi di panico molto forti. Le sto domando, riesco ad accorgermi se c'è qualcosa che non va ed ho anche diminuito il farmaco.
Ma sopratutto oggi ho cominciato Yoga Kundalini, perché voglio dimagrire e voglio che mi torni il ciclo mestruale, non voglio più rifugiarmi nei dolci.

Sto iniziando una serie di Vlog, per il mio percorso. Spero mi seguirete, e spero di fare progressi.
Mi raccomando scrivetemi le vostre esperienze, magari possiamo consigliarci a vicenda.

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